Cos'è
Premessa
L’Istituto Comprensivo “Gaudenzio Ferrari” di Momo, nell’ambito del progetto “Diventare cittadini consa-pevoli”, volto a far comprendere l’importanza della partecipazione democratica nel contesto della Società civile, con particolare riferimento alla vita della Scuola, e per contribuire alla formazione di una mentalità dialogica, mediante la promozione della collaborazione tra pari e con gli adulti su progetti condivisi, dall’anno scolastico 2009/2010 ha promosso l’istituzione di un Comitato Studentesco d’Istituto, che, superati i due anni di sperimentazione, è divenuto parte integrante dell’attuale proposta formativa.
Come definito dal DPR 31 maggio 1974, n. 416, art. 43, le assemblee studentesche costituiscono un’occasione privilegiata per approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. A tal fine, cogliendo le indicazioni del DPR 24 giugno 1998, n. 249, “Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria” (seppure riferiti alla Scuola Secondaria di secondo grado), in particolare degli art. 1, 2 e 3, e sulla base delle deliberazioni del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto, si dispone il seguente regolamento.
Casi particolari
Articolo 1 – Assemblee di classe
L’assemblea di classe ha lo scopo di favorire la presa di coscienza da parte di Studentesse e Studenti delle problematiche della classe stessa e di proporre soluzioni.
Possono essere individuate, in tale sede, reali esigenze per le quali prospettare iniziative concrete da sotto-porre al vaglio dei Docenti, del Consiglio di Classe o del Dirigente Scolastico.
Qualora le esigenze individuate dovessero interessare la vita scolastica dell’intero plesso o dell’Istituto, il Rappresentante di classe potrà sottoporle al Comitato Studentesco affinché siano presentate in Consiglio d’Istituto.
Articolo 2 – Convocazione
L'assemblea di classe, può avere luogo una volta al mese, nel limite di un’ora di lezione di una giornata, ma non può avere luogo nel mese conclusivo delle lezioni.
L’assemblea di classe è convocata quando almeno metà dei suoi componenti lo richiedano o, comunque, una volta al mese, secondo le indicazioni del Docente titolare dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
Le finalità dell'assemblea sono stabilite nella premessa e nell’Articolo 1, secondo quanto stabilito dal DPR 416/1974.
Il Dirigente Scolastico o un suo delegato, ricevuto l'ordine del giorno dell'assemblea, verificherà che esso risponda alle finalità previste e che sussistano i requisiti di legittimità della richiesta di convocazione.
In rapporto alla prevista sospensione della lezione per consentire lo svolgimento dell’assemblea, è necessario che la data e l’orario siano comunicati al Dirigente Scolastico o al suo delegato, unitamente all'ordine del giorno, con almeno cinque giorni di anticipo.
Articolo 3 – Funzionamento
L'assemblea dovrà eleggere un proprio Presidente ed un Segretario che si incaricherà della stesura del ver-bale della seduta. Il verbale redatto sarà consegnato, entro tre giorni, al Docente titolare dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione che ne trasmetterà copia al Dirigente Scolastico.
All'assemblea di classe partecipa il Docente in servizio e, qualora lo ritenga opportuno, il Dirigente Scolastico o un suo delegato.
Si ritiene utile precisare che né il Regolamento d'Istituto né alcuna deliberazione del Consiglio di Istituto possono limitare il diritto del Dirigente Scolastico e dei Docenti ad assistere all'assemblea.
Articolo 4 - Elezione dei Rappresentanti di Classe
Le Studentesse e gli Studenti eleggono due Rappresentanti per ciascuna classe; all'elezione dei Rappresen-tanti partecipano tutti e solo le Studentesse e gli Studenti iscritti alla classe medesima.
Le elezioni dei Rappresentanti di Classe si svolgono secondo le seguenti modalità:
• ciascuna Studentessa e ciascuno Studente, all’interno della propria classe, gode di elettorato attivo e passi-vo;
• le elezioni dei Rappresentanti di classe si svolgono nel mese di novembre e gli eletti rimangono in carica per l’intero anno scolastico;
• le elezioni avvengono per scrutinio segreto fra tutti coloro che abbiano presentato la propria candidatura; ciascuna Studentessa e ciascuno Studente potrà esprimere due preferenze;
• risultano eletti i due candidati che conseguiranno il maggior numero di preferenze: il primo eletto avrà funzione di Rappresentante di classe effettivo nel Comitato Studentesco, il secondo eletto di Rappre-sentante di classe supplente e svolgerà le funzioni di Segretario dell’assemblea di classe; qualora due o più candidati ottenessero un uguale numero di preferenze per l’elezione a Rappresentante effettivo o a Rappresentante supplente, si ricorrerà a ballottaggio tra i candidati interessati.
Articolo 5 – Comitato Studentesco
Il Comitato Studentesco è la legittima espressione e rappresentanza della volontà e degli orientamenti di tutti gli studenti dell’Istituto e l’ente di organizzazione autonoma della partecipazione degli studenti alla vita scolastica: collabora alla salvaguardia dei diritti e all’espletamento dei doveri degli studenti, senza discri-minazione alcuna. È costituito da tutti i rappresentanti di classe.
Esso può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio d’Istituto per il tramite del Diri-gente Scolastico.
Articolo 6 – Convocazione
Il Dirigente Scolastico convoca il Comitato Studentesco almeno due volte l’anno in orario non coincidente con le attività didattiche e propone un ordine del giorno.
I rappresentanti degli studenti potranno indicare integrazioni dell’ordine del giorno a condizione che la pro-posta sia formulata da almeno un quinto dei rappresentanti stessi.
Articolo 7 – Funzionamento
Vengono eletti il Presidente e un Vicepresidente. Il Comitato Studentesco nomina inoltre al proprio interno un Segretario, il cui compito è di redigere i verbali delle sedute e di sottoporli, per la firma, al Presidente.
Tali cariche hanno durata per tutto l’anno scolastico.
Il Presidente del Comitato Studentesco presiede gli incontri con il Dirigente Scolastico proponendo la di-scussione dei punti all’ordine del giorno, garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’Assemblea d’Istituto, mettendo ai voti le mozioni da sottoporre al Consiglio d’Istituto, verificando il risul-tato delle votazioni svolte.
Il Comitato Studentesco prende le sue decisioni tramite votazione deliberando a maggioranza assoluta dei suoi componenti presenti. La votazione di qualsiasi mozione avviene per voto palese; qualora uno dei pro-ponenti ne faccia richiesta, si procede per voto segreto.
Il Dirigente Scolastico potrà avvalersi della partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici.
Il Dirigente Scolastico, qualora le richieste o istanze siano di sua esclusiva pertinenza, può accoglierle o re-spingerle, motivando; se di competenza dei Consigli di Classe, del Collegio dei Docenti o del Consiglio d’Istituto diventa tramite per il quale la richiesta giunga all’opportuno Organo Collegiale.
Delle decisioni prese dal Dirigente Scolastico o delle deliberazioni degli Organi Collegiali in merito alle richie-ste o istanze del Comitato Studentesco, viene data notizia a tutte le Studentesse e a tutti gli Studenti me-diante Comunicazione della Presidenza.
Articolo 8 – Modifiche al Regolamento
Le modifiche al Regolamento possono essere proposte dal Comitato Studentesco, dalla Commissione POF, dal Collegio dei Docenti o dal Consiglio d’Istituto e approvate a maggioranza dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, fermo restando le norme e i regolamenti vigenti e previo parere positivo espresso dal Dirigente Scolastico.